Il PS Svizzero ha consegnato oggi le firme per il suo appello per Gaza alla Cancelleria Federale. L’inazione della Svizzera ufficiale sta diventando sempre più intollerabile e la pressione sul Consigliere federale Ignazio Cassis sta crescendo: circa 130’000 persone gli chiedono di agire immediatamente.
L’appello del PS Svizzero per Gaza ha raccolto circa 130’000 firme in poco più di una settimana. “La popolazione svizzera non tollera più l’inerzia del Consiglio federale e il suo messaggio è chiaro: il nostro governo deve finalmente agire!», afferma il copresidente del PS Cédric Wermuth. «Ora che le firme sono state consegnate alla Cancelleria federale, che 55 ex diplomatici, due ex consigliere federali e numerosi collaboratori del DFAE hanno chiesto un intervento, il Consiglio federale, in particolare Ignazio Cassis, non può più rimanere in silenzio”.
In una sentenza preliminare, la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia ha stabilito che Israele ha commesso numerose violazioni del diritto internazionale umanitario. Sempre più esperti indipendenti concordano sul fatto che il governo israeliano stia commettendo crimini di guerra genocidari. In seguito all’appello del PS Svizzero, le due già Consigliere federali Ruth Dreifuss e Micheline Calmy-Rey hanno condannato pubblicamente lo scandaloso silenzio del Consiglio federale. A ciò ha fatto seguito, poco dopo, una lettera aperta da ex diplomatici.
“Le nostre richieste al Consiglio federale rimangono invariate”, spiega Mattea Meyer, co-presidente del PS Svizzero. “Sostenere gli sforzi internazionali per garantire che gli aiuti umanitari possano nuovamente raggiungere la popolazione della Striscia di Gaza, condannare i crimini di guerra e prevenire la minaccia di pulizia etnica, adottare le sanzioni dell’UE contro i coloni israeliani, riconoscere lo Stato palestinese e intensificare gli sforzi per garantire il rilascio degli ostaggi ancora detenuti da Hamas”. Non abbiamo dubbi che Ignazio Cassis debba fornirci delle risposte – anche perché la pressione cresce di giorno in giorno”.