Rapporto annuale
2023
L’anno 2023 in retrospettiva
Il giorno delle elezioni è il «giorno di paga».
Il risultato è stato positivo per il PS, ma lo spostamento a destra è motivo di preoccupazione.
L’apice politico del 2023 è stato raggiunto in autunno, per la precisione il 22 ottobre, giorno delle elezioni federali. Il PS ha ottenuto la sua più grande crescita in quasi 30 anni e ha registrato un aumento dell’1,5% della quota elettorale rispetto al 2019. Nel complesso, siamo riusciti a conquistare quasi 60’000 elettori ed elettrici in più. Insieme ai Verdi, siamo ancora una volta più forti dell’UDC. Abbiamo conquistato due seggi in più al Consiglio nazionale e mantenuto nove seggi al Consiglio degli Stati.
Il nostro successo elettorale era tutt’altro che scontato. Dopo tutto, gli ultimi quattro anni non sono stati rosei. I venti contrari erano forti e abbiamo perso numerose elezioni cantonali. Tuttavia, durante la campagna elettorale siamo riusciti a trasmettere il nostro messaggio alla cittadinanza con un linguaggio semplice. I nostri temi del potere d’acquisto, della protezione del clima e della parità hanno fatto breccia nella popolazione.
Lo ha dimostrato anche lo sciopero femminista del 14 giugno, in cui diverse centinaia di migliaia di persone hanno nuovamente protestato per ottenere più salario, tempo e rispetto. E il Sì alla legge sulla protezione del clima del 18 giugno ha espresso che la maggioranza popolare vuole unirsi a noi per fare passi in avanti per la protezione del clima e la sicurezza dell’approvvigionamento. Siamo stati anche in grado di dimostrare con progetti di iniziativa che sono necessari più asili nido a prezzi accessibili per conciliare lavoro e vita familiare (iniziativa sugli asili nido) o che sono finalmente necessari grandi investimenti pubblici in un approvvigionamento energetico rinnovabile (iniziativa per un fondo per il clima). Con l’iniziativa per premi meno onerosi e l’iniziativa per la tredicesima AVS, nell’autunno del 2023 si stavano avvicinando al voto popolare due progetti che potrebbero aumentare il potere d’acquisto.
Ma anche il nostro successo elettorale non cambia il fatto che il 22 ottobre la Svizzera si è spostata a destra. Nei prossimi quattro anni, l’UDC continuerà a portare avanti le sue politiche vessatorie a scapito dei richiedenti asilo. Questo ci preoccupa. Dovremo dimostrare in modo ancora più chiaro che l’UDC sta rendendo le persone migranti il capro espiatorio solo perché vuole distogliere l’attenzione da quanto le sue politiche siano al servizio delle lobby immobiliari, padronali e farmaceutiche.
Massiccio impegno per la vittoria elettorale
Il fatto che siamo usciti rafforzati dalle elezioni non è caduto dal cielo, bensì è merito di innumerevoli persone iscritte e volontarie. Insieme, abbiamo raggiunto molto nel 2023: abbiamo appeso manifesti sotto la pioggia, distribuito volantini la mattina presto, parlato con gli elettori e le elettrici al telefono dopo il lavoro per rispondere alle loro preoccupazioni e scritto lettere ai giornali a tarda notte. Insieme abbiamo finanziato inserzioni e manifesti e, grazie a tante piccole donazioni, siamo riusciti a essere presenti anche sui social media. Siamo quindi particolarmente soddisfatti di aver potuto accogliere ben oltre 1000 nuove persone iscritte tra le nostre fila dopo la domenica elettorale. In breve, la conquista dei seggi in Consiglio nazionale, la buona performance dei nostri candidati e delle nostre candidate al Consiglio degli Stati e la più alta crescita elettorale dal 1995 rappresentano un enorme lavoro di squadra. Vi ringraziamo di cuore per questo indimenticabile 2023.
Sì alla legge sulla protezione del clima
Dopo il netto sì del popolo alla legge sulla protezione del clima si spera ora che alle parole seguano i fatti. Gli impianti di riscaldamento saranno convertiti in impianti a energia rinnovabile e l’innovazione verrà promossa.
Il 18 giugno 2023 la legge sulla protezione del clima è stata accettata dal popolo con quasi il 60% di sì, nonostante l’intensa campagna di fake news condotta dall’UDC. La legge rafforza la protezione del clima e la sicurezza dell’approvvigionamento promuovendo nei prossimi anni la sostituzione di migliaia di vecchi impianti di riscaldamento a nafta e a gas con impianti a energia rinnovabile e sostenendo le strategie delle imprese in favore del clima. Inoltre, l’obiettivo di 1,5 gradi previsto dall’Accordo di Parigi è ora recepito anche nella legislazione svizzera.
La legge sulla protezione del clima è nata come controprogetto indiretto all’iniziativa per i ghiacciai, sostenuta da una vasta alleanza di forze della società civile. Nella campagna di voto il PS ha assunto un ruolo importante, in particolare incoraggiando l’elettorato giovane e di sinistra a recarsi alle urne. Con manifesti affissi nelle grandi città, inserzioni online e video creativi ci siamo impegnati per investimenti pubblici in favore della trasformazione ecologica.
Questo sì è buon segno per l’avvenire
Maggiori investimenti pubblici per lo sviluppo delle energie rinnovabili, la decarbonizzazione dell’economia e il rafforzamento dei trasporti pubblici sono previsti anche dall’iniziativa per un fondo per il clima, depositata nel febbraio 2024 insieme ai Verdi.
La parità richiede più posti negli asili nido
Nell’estate 2023 abbiamo festosamente consegnato alla Cancelleria federale 105’000 firme per la nostra iniziativa sugli asili nido. Le famiglie, infatti, fanno ancora fatica a trovare un buon posto di accudimento per i bambini e le bambine a un costo abbordabile. Risultato: soprattutto le donne rinunciano del tutto o in parte al loro lavoro. Di conseguenza guadagnano meno, e quindi più in là avranno rendite inferiori.
L’iniziativa sugli asili nido rimedia a questa situazione: i genitori ora dovranno pagare al massimo il 10% del loro reddito per l’accudimento dei bambini e delle bambine, così come saranno assicurati sufficienti posti alle famiglie in tutta la Svizzera. Inoltre, garantirà salari e condizioni di lavoro equi alle persone che lavorano negli asili nido.
Continuare ad esercitare pressione
Con lo spostamento a destra, l’iniziativa assume un’importanza ancora maggiore. Per evitare misure di risparmio nella formazione e nella socialità, dovremo davvero fare pressione. L’iniziativa ci permette di dimostrare che la popolazione desidera asili nido di qualità a un costo abbordabile, perché essi sono un importante tassello nel cammino verso una maggiore parità.
Un nuovo diritto penale per i reati sessuali
Grande festa davanti a Palazzo federale: la riforma del diritto penale sui reati sessuali è giunta in porto. Da sinistra a destra: Tamara Funiciello, Consigliera nazionale, Sim Eggler dell’ONG Brava e Agota Lavoyer, esperta in materia di violenza sessualizzata. Foto: Julia Baumgartner
Grazie all’interazione tra politica istituzionale e movimenti femministi, siamo riusciti a condurre in porto le urgenti riforme del diritto penale sui reati sessuali.
In Svizzera, la violenza domestica, sessualizzata e di genere è una triste realtà. Il numero elevato di casi non denunciati e i tassi di condanna esigui dimostrano che il perseguimento penale incontra ancora grandi ostacoli. Anche se la persona che ha subito la violenza trova il coraggio di sporgere denuncia, non è per niente scontato che si giunga a una condanna. Secondo le statistiche elaborate dall’organizzazione «Brava», su 100 donne violentate soltanto 4 vedono condannare l’autore.
La revisione del diritto penale sui reati sessuali è stata adottata dal Parlamento il 16 giugno 2023. Insieme al movimento femminista e a innumerevoli persone direttamente coinvolte, le Donne socialiste hanno combattuto per anni, in piazza, sui media e in Parlamento per ottenere questa riforma. Già nel 2021, un pubblico appello a partecipare alla procedura di consultazione sulla revisione del Codice penale era stato firmato da ben 11’000 persone. Con manifestazioni, corsi di formazione, video con personaggi conosciuti e molti colloqui formali e informali con i nostri alleati, siamo riusciti a trovare una maggioranza e a convincerla dell’urgente necessità di una riforma di tale diritto.
Quali sono le novità?
La riforma introduce importanti cambiamenti: ora, quando la persona manifesta il suo disaccordo con parole, gesti o espressioni di rifiuto, e l’autore ignora intenzionalmente tale volontà espressa, gli atti possono essere interpretati come violenza carnale o come aggressione o coazione sessuale. Inoltre, anche lo stato di shock, il cosiddetto «freezing», è ora considerato come segno di rifiuto.
La definizione di violenza carnale viene estesa grazie a una fattispecie legale formulata in modo neutro sotto il profilo del sesso e comprensiva di tutti i generi. La violenza carnale non comprende più soltanto la penetrazione carnale, bensì tutti gli atti che implicano una penetrazione fisica. È inoltre punibile, anche in caso di rapporti sessuali consensuali, chiunque senza il previo consenso del partner toglie il preservativo o non lo usa sin dall’inizio («stealthing»). Le nuove disposizioni puniscono anche la diffusione di contenuti sessuali senza il consenso della persona interessata («revenge porn»).
Infine, le persone condannate per reati contro l’integrazione sessuale possono essere obbligate a partecipare a un programma di apprendimento. La cosiddetta «assistenza agli autori di violenza» è intesa a evitare le recidive contribuendo in tal modo alla prevenzione.
Ovviamente, l’adozione del nuovo diritto penale è solo una parte della soluzione. Le Donne socialiste continueranno a impegnarsi anche in futuro per la prevenzione e si batteranno per ottenere che tutte le persone che subiscono violenza domestica, sessualizzata e di genere ricevano una protezione adeguata e il necessario sostegno.
Il nuovo diritto penale sui reati sessuali entra in vigore il 1° luglio 2024.
Il movimento femminista vive!
Gli sforzi dell’area borghese per sminuire lo sciopero femminista non sono serviti. Il 14 giugno 2023 sono scese in piazza addirittura 300’000 persone per chiedere più salario, tempo e rispetto. In effetti, molte donne subiscono ancora la violenza patriarcale, la conciliabilità tra famiglia e lavoro non è ancora realtà, salari e rendite non bastano ancora per vivere. Per ottenere un reale cambiamento, l’impegno dei rappresentanti del PS in Parlamento dovrà essere combinato, anche in futuro, con le manifestazioni di piazza!
Più di 1000 nuove persone iscritte al PS
A fine 2023, 33’032persone iscritte al PS si battevano insieme per una Svizzera solidale. La forza del partito si misura dalla sua base, e ognuno dei membri rafforza il PS con il suo impegno personale e con le sue proprie conoscenze. Sono le persone iscritte ad avere l’ultima parola e con il loro impegno e il versamento della quota forniscono un contributo decisivo al successo del partito. Per il PS Svizzero il numero di persone iscritte è quindi uno dei più importanti indicatori.
Siamo dunque particolarmente orgogliosi di essere riusciti nel 2023 ad aumentare le nostre fila del 3,5%. In totale, siamo 1128 persone in più rispetto alla fine del 2022.
Sviluppo delle persone iscritte nel periodo 2014-2023.
Il numero dei nostri membri è in crescita dal 2014, ma nel 2023 abbiamo registrato una crescita record. L’aumento risulta superiore alla media in particolare nella categoria dei giovani (18-35 anni) e delle donne.
1128 persone: queste cifre ci dimostrano che siamo sulla strada giusta. Volevamo però sapere qualcosa di più e perciò abbiamo chiesto ad alcune di queste persone i motivi che li hanno spinti ad aderire al PS. Molti hanno risposto di volersi impegnare in favore di una Svizzera solidale e contro lo spostamento a destra. E noi prendiamo queste parole come mandato: perché la base del PS è la nostra forza!
«Perché si è iscritto?»
«Perché voglio attivarmi contro lo scivolamento a destra dello scorso ottobre.»
Corinna Vogt, Zurigo
«Perché le misure efficaci contro il cambiamento climatico hanno bisogno di una componente sociale.»
Adrian Gass, Berna
«Perché le politiche sociali ed eque per tutte le persone sono molto importanti per me e voglio contribuire a trovare delle soluzioni.»
Andreas Eckmann, Oekingen SO
«Perché voglio battermi per la giustizia – e il PS incarna questo valore come nessun altro partito.»
Melinda Frossard, Vérossaz VS
«Perché voglio lavorare per una Svizzera e un Canton San Gallo solidali.»
Vilson Ferreira Mendonça, Abtwil SG
«Perché la giustizia sociale e la parità di diritti sono importanti per me e voglio sostenere il PS con la mia tassa sociale.»
Lina Gallati, Lucerna
Cifre e fatti
Bilancio (in CHF)
2023* | 2022 | |
Attivo circolante | 6’666’017 | 7’129’380 |
Attivo immobilizzato | 136’900 | 189’563 |
Totale attivi | 6’802’917 | 7’318’943 |
Impegni a breve | 497’137 | 831’853 |
Accantonamenti per campagne/progetti | 4’028’861 | 4’274’505 |
Accantonamenti diversi | 1’677’000 | 1’613’000 |
Capitale proprio | 599’919 | 599’585 |
Totale passivi | 6’802’917 | 7’318’943 |
Conto economico (in CHF)
2023* | 2022 | |
Tasse sociali e contributi di solidarietà | 2’240’457 | 2’253’751 |
Donazioni nette | 4’879’001 | 4’448’548 |
Altri ricavi | 2’357’330 | 2’367’596 |
Totale ricavi | 9’476’788 | 9’069’895 |
Spese per il personale | 4’873’207 | 4’205’753 |
Spese per beni e servizi | 4’603’246 | 4’863’849 |
Totale spese | 9’476’453 | 9’069’602 |
RISULTATO D’ESERCIZIO | 335 | 293 |
2023: 43,0
2022: 41,3
* Dati provvisori: il conto annuale è stato revisionato dalla CORE Revision SA. A fine ottobre 2024 sarà presentato al Congresso del Partito per l’adozione.
Da dove arrivano i soldi?
Piccole donazioni invece di milioni dall’economia
Oltre 33’000 persone iscritte e circa 37’000 donatrici e donatori costituiscono la spina dorsale del nostro partito. Queste persone sostengono la nostra politica. Senza di loro non esisterebbero neanche le nostre campagne né il nostro impegno per la solidarietà e la giustizia sociale. Contrariamente ai partiti borghesi, il PS non riceve milioni da multinazionali o superricchi.
Nel 2023 37’171 persone hanno sostenuto il PS con una donazione.
L’importo medio donato era pari a 72 franchi.
Donazioni superiori a 15’000 franchi nel 2023:
Piero Hug, 21’000 franchi
fu Sandra Stuber, 24’453.55 franchi
La Mobiliare Assicurazioni, 35’200 franchi
Raiffeisen Svizzera, 42’703 franchi