Il Consiglio federale ha presentato oggi le linee generali della prossima riforma dell’AVS. Il PS svizzero accoglie la chiara volontà di colmare alcune lacune e di introdurre una maggiore equità. Tuttavia le rendite sono sempre insufficienti e mancano ancora delle misure per adempiere al mandato costituzionale dell’AVS, ovvero garantire il minimo vitale alle persone anziane. Il PS continuerà a impegnarsi per un’AVS forte, finanziata in modo sostenibile e contro qualsiasi misura volta a ridurre le prestazioni.
«Grazie all’impegno della nostra consigliera federale, Elisabeth Baume-Schneider, il Consiglio federale desidera garantire in modo sostenibile il finanziamento della più grande assicurazione sociale del nostro paese», dichiara la vicepresidente del PSS Valérie Piller Carrad. «Le misure proposte in materia di contributi, in particolare per quanto riguarda i dividendi, rappresentano un importante progresso che permette di rafforzare l’equità riducendo al contempo le possibilità di elusione per i più ricchi.» È inoltre da accogliere con favore il fatto che le lacune esistenti in caso di malattia o infortunio siano destinate a essere colmate.
Per il PSS, il finanziamento della 13esima rendita AVS deve assolutamente essere assicurato sul lungo termine. Il meccanismo di intervento, che permette al Consiglio federale di intervenire qualora il fondo AVS dovesse scendere sotto una certa soglia, non deve diventare una porta sul retro per ridurre le prestazioni. «Ci impegneremo in Parlamento per garantire un finanziamento sostenibile della 13esima rendita AVS e ci opporremo fermamente a qualsiasi tentativo di aumentare l’età di pensionamento», dichiara il vicepresidente del PSS Baptiste Hurni.
Il PSS continuerà a impegnarsi per un’AVS forte, che permetta a tutte e a tutti di vivere dignitosamente durante la pensione, in modo da adempiere finalmente al suo mandato costituzionale.

