Il Consiglio nazionale ribadisce la sua volontà di chiamare alla cassa le persone vedove per finanziare un aumento delle rendite delle coppie sposate appena andate in pensione. Il PS Svizzero denuncia con forza questa decisione e continuerà a impegnarsi a favore di un sistema pensionistico dignitoso per tutte le persone.
«Questo progetto di legge ignora la realtà delle attuali strutture familiari ed è profondamente ingiusto. L’obiettivo di questa riforma era armonizzare le prestazioni dei cosiddetti superstiti per donne e uomini, ma il risultato è un progetto di smantellamento che penalizza ancora una volta le donne», afferma Mattea Meyer, copresidente del PS Svizzero. «Un innalzamento del tetto massimo per le coppie sposate non deve andare a scapito delle persone vedove e dei loro figli». Il PS si oppone con determinazione a questa politica di smantellamento.
Da un lato, è particolarmente preoccupante che non vi sia alcuna garanzia dei diritti acquisiti per le rendite attuali. Dall’altro lato, la riforma tocca anche le persone che si occupano di compiti di cura non retribuiti nella propria sfera famigliare – le quali subiscono quindi perdite di reddito – che non saranno più coperte fino all’età pensionabile. «La rendita attuale serviva anche a compensare a lungo termine le lacune derivanti dal lavoro di cura non retribuito. Ora non è più così», afferma la consigliera nazionale e vicepresidente del PS Svizzero Valérie Piller Carrard. «Questa incertezza giuridica e questo smantellamento sono inaccettabili.»
Il PS continua a impegnarsi a favore di un sistema pensionistico equo, solidale e moderno che rifletta la diversità delle famiglie e protegga efficacemente le persone vedove e i loro figli.