Oggi sono state presentate le linee guida per la prossima riforma dell’AVS. Il PS Svizzero è deluso che non ci siano modelli di finanziamento alternativi socialmente equi, come una tassa sulle transazioni finanziarie, e misure per migliorare le pensioni di chi ha un reddito basso.
Il Consiglio federale ha presentato oggi le linee guida della prossima riforma dell’AVS, che mira a stabilizzarla per il periodo 2030-2040. «Purtroppo, non vengono presi in considerazione modelli di finanziamento alternativi e più solidali, come una tassa sulle transazioni finanziarie o un’imposta di successione», critica la consigliera nazionale e copresidente del PS Svizzero Mattea Meyer. In altre parole, il finanziamento dovrebbe avvenire solo con gli strumenti che già ci sono, come l’IVA o i contributi salariali. “Un anno fa, la popolazione si è espressa chiaramente a favore di un’AVS forte e solidale e ha detto altrettanto chiaramente che non vuole un aumento dell’età pensionabile. La decisione del Consiglio federale di non aumentare l’età pensionabile è giusta. Tuttavia, il finanziamento dell’AVS deve essere garantito in modo socialmente equo”.
Il progetto di legge non prevede nemmeno miglioramenti delle rendite per chi ha un reddito basso. «Il Consiglio federale deve finalmente riconoscere la situazione dei beneficiari più vulnerabili dell’AVS e migliorarla», dice la consigliera nazionale e vicepresidente del PS Svizzero Valérie Piller Carrard. «Ora ci aspettiamo che il Consiglio federale presenti un progetto di finanziamento socialmente equo e una riforma che rafforzi la più importante opera sociale della Svizzera, per compensare la perdita di potere d’acquisto di chi ne ha particolarmente bisogno».